A partire dal 2004 il 21 giugno è il Go Skateboarding Day, un’occasione per riunire in un unico luogo gli appassionati della disciplina.
Tutto ha avuto inizio quindi anni fa, in California, per volontà dell’ International Association of Skateboard Companies (IASC) che già dopo due anni ottenne il riconoscimento speciale del Congresso dalla delegata statunitense Loretta Sanchez per il suo lavoro nel promuovere lo sport dello skateboarding e incoraggiare i giovani a uscire e praticarlo.
Questa giornata, si è chiaramente diffusa anche oltre oceano, basta fare una rapida ricerca sul web per trovare varie testimonianze video da tutte le parti del mondo.
Oggi lo skateboard sta attraversando un periodo particolare e sotto certi punti di vista importante. Nel 2020, ad esempio, questa disciplina nata per le strade statunitensi approderà alle olimpiadi di Tokyo. Si tratta di un riconoscimento che sicuramente dà lustro ed importanza allo skate, oltre ad aumentarne la fama. Alle Olimpiadi inoltre vedremo sia lo skate street che il park, sia per uomini che per donne. Per la sezione street gli skater (o in questo caso atleti) potranno utilizzare qualsiasi cosa, dalle scale ai tavoli e tanto altro, per realizzare i loro trick. Il park invece sarà caratterizzato da tante strutture paraboliche.
Dietro lo skateboard si è creato un bel business, soprattutto per quanto riguarda l’abbigliamento, e con la partecipazione alle olimpiadi potrebbe esserci il rischio di strumentalizzare ancora di più questa disciplina-cultura. Un po’ come per il 21 giugno che skaters da tutte le parti della città si riuniscono, ma poi durante il resto dell’anno svanisce tutto.