Aleali May, the Queen of Air Jordan

10 Luglio 1992 South Central L.A., piena e viva California: no, non è una data legata a qualche avvenimento inerente al classico topic della cultura hip-hop della West Coast, ma fa riferimento ad un importante evento inerente al mondo della moda e delle sneakers per la megalopoli californiana.

Si tratta della data di nascita di Aleali May, una delle ultime icone della Città degli Angeli.

La figura femminile in una società abbastanza maschilista ha sempre avuto grande difficoltà ad imporsi, anche se, fortunatamente, negli ultimi anni il trend è in forte controtendenza.

Aleali è uno degli esempi più calzanti per la questione ed infatti nell’intervista rilasciata recentemente al podcast di Complex, la modella californiana spiega come entrambe le parti di famiglia abbiano avuto un ruolo fondamentale per la sua ascesa.

La parte maschile l’ha indirizzata verso la streetwear, mentre quella femminile, di origini tedesche, l’ha indirizzata verso l’alta moda. Eppure lei non ama definirsi né in un modo né nell’altro, ma un vero e proprio mash-up di entrambe le tendenze. La sua vita è concentrata sostanzialmente tra due città: Los Angeles e Chicago, ma analizziamo perché.

Los Angels e Chicago

I primi approcci al mondo streetwear li ha già in tenera età: al liceo, quando non era obbligatorio indossare la divisa scolastica, sfoggiava orgogliosamente, tanto da renderla una vera competizione interscolastica, le Jordan 12 regalate dalla famiglia.

Bisogna sottolineare però che Aleali faceva parte anche del gruppo cheerleader della scuola di Inglewood. Questo è uno snodo fondamentale per l’avvicinamento al mondo del basket e della streetwear: Inglewood, città natale di Paul Pierce, era una delle patrie del basket di LA e lo sarà anche nei prossimi anni dato che i Los Angeles Clippers torneranno a giocare in un’arena completamente nuova.

Aleali cresce in fretta ed i primi approcci lavorativi con il mondo delle sneakers e della moda li ha proprio durante il periodo del liceo.

All’età di sedici anni inizia a lavorare nel mondo del retail, per poi spostarsi come commessa presso vari negozi del settore. A soli venti anni inizia a lavorare presso Louis Vuitton come addetta alle vendite, mentre inizia a realizzare anche i primi modelli di re-design delle sneakers per i propri clienti.

Continua nel suo percorso di venditore e designer e realizza lo styling diverse silhouette di ottima fattura, tanto da essere notata ed assunta da RSVP Gallery, boutique creata da Virgil Abloh a Chicago, città dove Aleali termina gli studi di arte e business presso il Columbia College. Proprio in quegli istanti Aleali ha capito che il mash-up  tra arte e moda fosse possibile e che i due mondi si univano in un ibrido mai visto prima.

Non è un caso che May sia stata assunta da RSVP e abbia avuto così tanto successo in questo suo mescolare vari mondi apparentemente distanti: se i nomi citati fino ad ora vi hanno detto poco, basta pensare al successo di Virgil avuto con il brand Off-White, considerato fortemente inerente al mondo della streetwear, ma anche alta moda.

Dopo l’importante parentesi di Chicago, Aleali ha deciso di tornare a Los Angeles e di sfruttare al meglio tutte le opportunità che la costa californiana offre. Inizialmente si dedica ai suoi social network, partendo da Tumblr fino ad Instagram, dove raggiunge il massimo exploit riuscendo a creare una propria enorme community. Grazie ai social riesce a farsi notare ulteriormente e riesce a realizzare lavori per personaggi decisamente importanti come Kendrick Lamar, ma anche aziende del calibro di Kith.

Air Jordan

Proprio in questo periodo inizia la collaborazione con il brand che era da sempre l’obiettivo principale di Aleali: Jordan. La prima apparizione pubblica insieme a His Airness Michael Jordan avviene soltanto nel 2019 a Parigi, quando Aleali partecipa all’evento annuale realizzato dal Quai 54, la più grande entità del basket parigino. La collaborazione tra la stilista e il brand inizia, però, qualche anno prima, quando May realizza diversi modelli di Jordan: la prima silhouette arriva nel 2017 quando Aleali lavora alle Jordan 1 Retro High Aleali May Shadow, sneakers creata per omaggiare il mondo della pallacanestro e, soprattutto nella colorway nera ed argento, i Los Angeles Kings, sua squadra preferita di NHL. Le Shadow sono le prime sneakers realizzate da una figura femminile ad essere vendute come unisex.

Riscuote così enorme successo con il primo lancio, tanto da lavorare già nel 2018 ad un’altra rivisitazione delle Jordan 1 High, le Court Lux seguita da un re-design anche delle Jordan 10. In questi due lavori vuole omaggiare apertamente il mondo dell’hip-hop(Los Angeles è una delle patrie di questo genere musicale) e del basket, tanto da lavorare sulle Jordan 10 insieme a Maya Moore, cestita attualmente free-agent della WNBA.

Nel 2019 Aleali realizza la sua terza sneakers in collaborazione con Jordan: le Jordan 6 Aleali May Millennial Pink: il nome richiama, ovviamente, la colorway della silhouette realizzata e venduta come F&F, Friends and Family, quindi in modo molto limitato e circoscritto, anche se successivamente è stata messa in sotck sull’applicazione SNKRS della Nike.

Se all’età di 27 anni hai già alle spalle tutte queste importanti collaborazioni, potresti ritenerti soddisfatt*: Aleali no.

Ebbene nel 2021 non si è limitata ha rilasciare solo delle sneakers, ma ben 2 capsule collection: Califia e Fortune.

La prima, Califia, rilasciata su SNKRS il 6 Aprile, ha avuto enorme successo: si tratta sostanzialmente di un viaggio tra infanzia, college, società californiana, streetwear e tanto altro.

Il nome è facilmente riconducibile alla terra natale della stilista, che ha dedicata tutto il lavoro, inoltre, alla coach del liceo Shanora Holloway, la quale è rientrata anche nelle foto per la presentazione della collezione.

La capsule comprende delle Jordan 1 High Zoom realizzate con i colori preferiti di Aleali, il verde e il blu, che richiamano i periodi scolastici passati tra Hillcrest e Inglewood; inoltre troviamo una t-shirt con un design davvero particolare e con la stessa colorway della silhouette su sfondo khaki, pantaloni a strappo della stessa identica colorway della maglia, uno shorts con pieghe, un top a strati e un una varsity racket nera stile college, con patch sulle braccia e sul retro, che è tra le più belle realizzate negli ultimi anni.

In realtà le due capsule sono abbastanza collegate tra loro: la seconda comprende semplicemente la release delle Jordan 14 Fortune Aleali May, dove la stilista ha voluto semplicemente ricordare la Los Angeles che vive tra lusso, richiamato dall’oro dei lacci, e macchine veloci, richiamate dal design della stessa silhouette e dal numero 14 che in America, generalmente, indica qualcosa di mondano partendo da un’idea di base inerente alla Ferrari e alla velocità.

I colori utilizzati sulla sneaker richiamano la Giada, il primo gioiello regalatole dalla famiglia. La capsule comprende anche uno shorts crew nero con il logo Jordan su un lato e la “A” sull’altro, una camicia a girocollo a maniche corte e con una zip a sostituire i classici bottoni e, infine, uno shorts da ciclista: con tutto ciò ha valuto omaggiare anche la cultura motociclistica della città filippina di Manila avendo una piccola parte familiare proprio con queste origini.

In realtà le due capsule sono abbastanza collegate tra loro: la seconda comprende semplicemente la release delle Jordan 14 Fortune Aleali May, dove la stilista ha voluto semplicemente ricordare la Los Angeles che vive tra lusso, richiamato dall’oro dei lacci, e macchine veloci, richiamate dal design della stessa silhouette e dal numero 14 che in America, generalmente, indica qualcosa di mondano partendo da un’idea di base inerente alla Ferrari e alla velocità.

I colori utilizzati sulla sneaker richiamano la Giada, il primo gioiello regalatole dalla famiglia. La capsule comprende anche uno shorts crew nero con il logo Jordan su un lato e la “A” sull’altro, una camicia a girocollo a maniche corte e con una zip a sostituire i classici bottoni e, infine, uno shorts da ciclista: con tutto ciò ha valuto omaggiare anche la cultura motociclistica della città filippina di Manila avendo una piccola parte familiare proprio con queste origini.

Potrebbe sembrare un grande traguardo anche questo, ma Aleali è davvero incontentabile ed infatti l’11 Novembre ha rilasciato l’ennesima collaborazione con Jordan: le Jordan 4 Camo.

L’annuncio è arrivato tramite il suo account Instagram: la silhouette  è dedicata al padre e alla carriera militare terminata nel 2013 dopo aver fatto parte del Desert Storm.

La data di rilascio non è assolutamente casuale: l’11 Novembre in America è il Veterans Day, il giorno dedicato a tutti i militari americani. Il legame che lega Aleali al padre è veramente forte tanto da dichiarare che da lui ha ereditato tutta la perseveranza per l’etica del lavoro.

Il design è davvero di pregevole fattura, purtroppo però anche in questo caso la silhouette sarà una F&F, Friends and Family, quindi non sarà messa in commercio. Ovviamente Aleali ha già inviato la scarpa allo sneakerhead per eccellenza: il cestista dei Miami Heat, PJ Tucker, che le ha indossate per giocare nella recente partita contro i Minnesota Timberwolves.

Beh, che dire ancora? Penso che ora possa davvero bastare.

Ci troviamo dinanzi ad una delle figure femminili più potenti dei nostri tempi nel campo della moda e della streetwear: Aleali May, the Queen of Air Jordan.

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