Nel mese di giugno Lavazza ha commissionato e realizzato un murale nel rione sanità. In una piazza molto importante e centrale per il rione, dove in passato si cercò di dare “Luce” con l’omonimo murale di Tono Cruz nel 2016, oggi si cerca di fare pubblicità.
In Piazza Sanità, vicino il già citato Luce e uno dei primi murales di Bosoletti e vicino le catacombe di San Gennaro, da oggi troviamo “arrecriate” di Alessandro Ciambrone.
Un’esplosione di colori, icone napoletane e tanto caffè. Come anticipato, l’opera è stata commissionata da Lavazza, ed è un elogio al caffè oltre che un volantino pubblicitario. Ai colori, infatti, si affiancano uno codice QR e 3 prodotti in bella mostra.
Il muralismo e l’arte pubblica diventano così “brand art”, non una novità nel mondo dell’arte e della pubblicità, ma una prima volta per il rione e la città.
Di murales commissionati e supportati da privati in città ce ne sono tanti, un giusto mix fra pubblicità e riqualificazione artistica, ma senza la presenza di prodotti invasivi.
Un ultimo esempio lo troviamo nella campagna pubblicitaria di Voiello, in cui è rappresentata la sirena partenope e i vari quartieri della città, ma in cui troviamo solo un velato richiamo alla pasta.
Anche uscendo da Napoli è possibile trovare esempi importanti. A Milano è celebre il muro di Gucci, sul quale si alternano artisti mostrando la loro creatività ed integrando il brand senza trasformare il muro in un volantino.
Nella sanità il contrasto fra i colori ed il messaggio di questo nuovo murale con quello di Tono Cruz, invece, rischia di trasformarsi in un’operazione fallimentare.
Nell’opera realizzata nel 2016 sono rappresentate le facce di ragazzi e ragazze del rione, simbolo luminoso di speranza e futuro, nella stessa piazza in cui in una “stesa” fu ucciso un ragazzo di 17 anni, ed in cui alla luce oggi si affianca anche la pubblicità.
Ora, al di là dei gusti personali, con Lavazza si crea sicuramente un precedente. Rispetto a Voiello o altri murales supportati da privati, anche a Napoli sono arrivati i murales pubblicitari. Quest’ultimi hanno un tempo limitato, garantendo poi la tinteggiatura della facciata usata a spese dello sponsor. Un’attività conveniente per molti condomini.
Paradossalmente ogni edificio può essere utilizzato in tal senso, un intero quartiere può diventare un volantino pubblicitario, salvo un intervento del comune per eventuali problemi al decoro pubblico.