Il 30 ottobre 1960 nasceva Diego Armando Maradona, una persona che non ha bisogno di presentazioni, un calciatore, una leggenda, un’icona, purtroppo scomparsa prematuramente 11 mesi fa.
Questo triste ed inaspettato avvenimento ha spezzato il cuore di molti appassionati, nella sua Napoli come altrove. Una persona non è mai morta davvero però se riecheggia nelle parole delle persone e Maradona, infatti, è tra noi.
In 11 mesi, infatti, l’amore per Diego si è amplificato, accompagnato da tanti omaggi e celebrazioni, fra brani musicali e murales.
La Street Art, ad oggi, è diventata una realtà solida, utile ed utilizzata principalmente per la riqualificazione urbana, attirando così vari appassionati.
Un esempio lampante è lo storico murales nei Quartieri Spagnoli, dove da qualche anno troviamo anche un bar, oggi luogo di culto.
Tutti vogliono mostrare il proprio amore, tutti vogliono un pezzo di Maradona e così in quasi ogni angolo di Napoli (oltre ai vari poster e cimeli in giro) sono sorti murales, come i funghi.
Leticia Mandragora
Pelle azzurra e sguardo fiero, a Frattamaggiore e a Gragnano troviamo due grandi facciate di Leticia Mandragora raffiguranti El Pibe De Oro. Opere maestose, ritratti che ti lasciano a bocca aperta, fra i tributi più belli.
Mario Casti
Maestosa è anche la facciata a Miano realizzata da Mario Casti, figura storica dell’Hip-hop partenopea, che si aggiunge alle tante realizzate in questi mesi, da segnalare una nel centro storico ed una sulle more dell’ex centro sportivo Paradiso a Soccavo.
Sangue Nostro
Diego Armando Maradona è sangue del sangue del popolo partenopeo, non a caso Luca Carnevale ha realizzato il progetto “Sangue nostro” e l’omonimo murale nei pressi di Piazza Mercato.
C215
Gli omaggi arrivano anche da chi, non vivendo la città, ne conosce le gesta. C215, celebre streetartista, durante la sua permanenza a Napoli per il Pompei Festival ha realizzato, insieme ad altre piccole opere, il suo personale omaggio a D10S.
Un’opera in pieno stile Christian Guemy, ricca di colori.
Jorit
Ultimo, non per importanza, è Diego di Jorit. Nell’inverno del 2020 l’artista partenopeo ha scelto di ripetersi omaggiando ancora El Pibe de Oro, dopo San Giovanni a Teduccio, a Quarto.