Petit: un nuovo singolo per consacrarsi

È stata un’estate di successi per Petit, giovane artista che unisce le sue radici napoletane e francesi in un suono molto personale. Dopo il disco d’oro per “MAMMAMÌ”, prodotto da Dardust, Petit torna con il nuovo singolo “LINGERIE”, sperimentando nuovi sound e mostrando il suo lato più introspettivo.

Da un freestyle su Instagram ad un disco d’oro, passando ad Amici. Abbiamo intervistato Petit per andare più a fondo nel suo rapporto con la musica.

Ciao Petit, come va? A breve esce il tuo nuovo singolo, già spoilerato su TikTok, com’è stata la risposta?

Ciao! Tutto bene grazie. Sì, la risposta è stata positiva, sono felice di come è stato accolto già quel piccolo assaggio. Le persone che mi seguono, ma anche chi non mi conosceva prima, mi hanno fatto sentire tanto calore. Dai commenti che leggo, in tanti stavano aspettando la canzone e io non vedevo l’ora di fargliela sentire.

Come vivi questa uscita? Hai delle aspettative? 

Questa uscita la sto vivendo bene, sono molto tranquillo. Non ho aspettative, non me le sono mai fatte. Io credo nel pezzo e sono felice di come sia uscito, questa è la cosa principale. Spero arriverà, come è arrivato a me, anche alle persone che mi supportano, spero che piaccia anche a loro.

Guardando il tuo percorso dai social vediamo che il primo post è un freestyle. “HO FATTO 18 ANNI MA MI SENTO ANCORA PICCOLO”, non è passato tanto tempo ma hai un disco d’oro in bacheca ed una carriera avviata, come ti senti? Ancora piccolo? 

Quella frase mi rispecchia molto, il fatto di crescere ma rimanere bambino. Voglio continuare a sorprendermi di tutto e ad essere sempre contento. Questa è la cosa più bella secondo me, un mio grandissimo punto di forza. Non penso troppo ai numeri, a quello che verrà dopo. Cerco sempre di vivermi il momento, di essere ingenuo in senso positivo.

Parlando della tua carriera è inevitabile parlare di Amici, ad oggi il rap/l’urban è abbastanza sdoganato nei talent. Raccontaci la tua esperienza.

Io ad Amici ho portato l’urban e il pop, quello da cui vengo, con cui sono cresciuto. Penso che la musica sia bella proprio perché si può spaziare tra generi e scenari: chi si rispecchia in un determinato genere deve assolutamente crederci, provarci.

In questa carriera sta per arrivare il primo tour, come ti stai preparando? 

Mi sto preparando al meglio, ma lo sto facendo con molta serenità. Sono carichissimo, non vedo l’ora di salire su quel palco, divertirmi e far divertire tutte le persone che sono venute lì per me. L’importante è uscire da ogni data soddisfatti, sia io che i miei fan.

Superato il tour, che programmi hai? 

Superato il tour sicuramente tornerò a scrivere, ne sento proprio il bisogno. Poi tireremo le somme e vedremo cosa succederà.

Come ti sei avvicinato alla musica, chi sono gli artisti o gli album che ti hanno formato?

La musica ha sempre orbitato intorno a me fin da piccolo, mamma e papà mi facevano ascoltare Pino Daniele, Califano. Ho iniziato a scrivere all’età di 14 anni e da lì non ho mai smesso. E’ una cosa che mi ha sempre fatto stare bene.

Daniele Carrano
Daniele Carrano
Scrivo per il piacere di confrontarmi con gli altri. Co-fondatore di Escape Vision.

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