Se di professione sei un cestista NBA e nel tuo percorso di vita hai più sneakers che punti segnati sul parquet, probabilmente la tua carriera ha preso una direzione sbagliata.
Non deve essere obbligatoriamente così, le eccezioni ci sono sempre, ed il giocatore in questione fa parte proprio di quella ristretta cerchia.
Si, perché PJ Tucker ha effettivamente più sneakers, secondo le ultime stime ha superato le cinquemila paia, che punti segnati durante la sua carriera; eppure nella Lega gode di un grandissimo rispetto come giocatore, da parte anche dei più grandi cestisti attuali.
Pj è grande amico di Kevin Durant, i due si sono anche spesso allenati insieme duranti i training camp estivi ed è ritenuto uno dei giocatori più forti, difensivamente parlando, presenti nel circuito della palla a spicchi, con un ottimo contributo in fase offensiva, soprattutto dall’arco con il tiro “pesante”, il classico 3&D detto in gergo.
Insomma, difesa e triple, quasi come retail e resell per le sneakers.
Unboxing and release
Il mercato delle sneaker negli ultimi anni è cresciuto in modo esponenziale, tanto da essere paragonato a quello azionario, con profitti davvero notevoli per i venditori.
PJ ha questa passione, la coltiva da sempre con grande costanza, tanto da arrivare ad essere considerato il vero sneaker King non solo della Lega NBA, ma anche del globo.
Con il passare degli anni l’attuale cestista dei Bucks ha trasformato il contesto in un vero e proprio business: oltre il parquet, la sua vita è divisa tra sfilate di moda, unboxing di sneakers, soprattutto F&F, e testimonial delle principali case di abbigliamento globali. Un esempio eclatante per capire l’importanza di Tucker nello sneaker game: ha ricevuto la prima silhouette di Giannis Antetokounmpo prima ancora che la ricevesse lo stesso cestista greco, ora anche compagno di franchigia.
Tra le più recenti limited edition che PJ ha ricevuto ci sono sicuramente le Jordan 4 Veterans Day di Aleali May, usata subito come silhouette per calcare il parquet dei Miami Heat durante le Regular Season 21/22, e le Air Force 1 x Louis Vuitton del compianto amico Virgil Abloh, rilasciate dopo la presentazione della Men’s Fall Winter 2022 proprio della casa di moda parigina.
In realtà, proprio negli ultimi giorni tramite le stories di Instagram, Tucker ha mostrato l’unboxing delle Nike Hot Step Air Terra, la silhouette ricevuta e creata da Drake, firmata Nocta (brand del rapper canadese in collaborazione con Nike) e non ancora messa sul mercato per un piccolo problema di design sulla tomaia.
Coinvolto in tanti progetti delle varie case di alta moda mondiali, PJ ha realizzato diverse collaborazioni con vari marchi.
La più recente è la collab con Converse All Star, dedicata principalmente al lancio della Converse Pro Leather Hi “Out Tha Mud”, di cui lo stesso Tucker ne ha parlato al noto talk Boardroom. PJ era, è e resterà un atleta Nike a tutti gli effetti ed il lancio della silhouette è stato possibile solo perché il marchio Converse rientra nell’ombrello Nike Inc.
Il cestista ha spiegato che è stato facile scegliere il modello da utilizzare per il lancio, le Pro Leather effettivamente sono il must-have, insieme alle Nave, delle Converse, come le AF1 per la Nike.
Durante i playoff del 2021 ha riportato in campo il suo intero Kobe 6 Journey Pack, ovvero le silhouette che hanno segnato la sua intera carriera, ma per questa sua release Tucker ha affermato di voler essere semplice e lineare rifacendosi, in parte, alle Jordan 1 ’85 OG, utilizzando quel natural grey.
La pelle bianca ricopre buona parte della tomaia, mentre il camoscio grigio chiaro è stato utilizzato per l’occhiello, il tallone e il logo Chevron. Infine particolare è l’intersuola pre-ingiallita (hard sail) per riprendere il concetto di usura della scarpa, tendenza che sta trovando grande riscontro positivo negli ultimi anni.
Dolce and Gabbana
Lo status di most fashionist player di PJ ha spinto Dolce e Gabbana ad investire sul cestista dei Bucks per creare delle nuove versioni delle Miami, le iconiche sneaker firmate dal brand italiano, ispirate alle scarpe da pallacanestro dei primi anni ’90.
Caratterizzate da un mix di materiali, i due prodotti sono disponibili nella colorway arancio (con tomaia in suede che contrasta con il giallo delle stringhe e con l’etichetta Dolce&Gabbana in micro-iniezione con la firma del cestista ricamata sul tallone e sulla linguetta), e nella colorway beige.
La reale particolarità di questa sneaker è che sarà il primo vero proprio drop nel metaverso da parte del brand italiano: infatti la silhouette verrà rilasciata anche sottoforma di NFT.
The Sneaker Loft, Ebay
Tra i vari progetti inerenti al mondo delle sneaker, un altro assolutamente non meno importante è quello con Ebay.
Il sito di vendita online è tornato forte sui mercati ultimamente, con tanti release e occasioni per gli sneakerhead, e PJ ha deciso di mettere in vendita su Ebay circa 100 delle sue sneaker, spedendo le silhouette con dei pacchi personalizzati.
Inoltre ha deciso di registrare una mini serie-documentario, The sneaker-loft, in cui racconta per grandi linee la sua grande passione per le sneakers, con qualche arpeggio al suo percorso cestistico.
Houston, la grande firma
Il progetto più importante, però, è arrivato durante la sua permanenza agli Houston Rockets.
Colpito in positivo della sneaker culture presente nella città texana, Tucker ha deciso di aprire un proprio negozio di sneakers, nell’Ottobre 2020, a Houston.
Ha affermato di essere stupito anche della presenza di così tanti sneakerhead nella città e ciò lo ha spinto al progetto di The Better Generation, il suo negozio fisico.
In una città ricca di sneakerhead, un negozio fisico di sneaker gestito dallo sneaker King non può non avere successo ed infatti gli affari “volano”: non solo sneaker, lo shop è ricco di capi d’abbigliamento di streetwear che vanno letteralmente a ruba.
Anche sui social, Instagram ad esempio, la pagina ufficiale dello shop ha riscosso un buon successo, raggiungendo circa 50k followers in pochissimo tempo.
Insomma, PJ è passato da sneakerhead con un’importante carriera da cestista, a diventare un vero e proprio imprenditore del settore.
The Sneaker King, PJ Tucker.