Il 25 aprile è una ricorrenza sottovaluta in un paese in cui non ci si è mai realmente dissociati dal fascismo.
Se la costituzione italiana è dichiaratamente antifascista, nei fatti non è proprio così. Fra partiti, manifestazioni lampanti, dichiarazioni ed atteggiamenti vari, il fascismo in Italia riesce tutt’oggi a sopravvivere.
Un ruolo importante nell’antifascismo però lo può avere l’arte, educando e ricordando alle nuove generazione quanto il 25 aprile riguardi ognuno di noi e la propria libertà individuale.
Nelle varie città della penisola, ad esempio, possiamo incontrare i poster firmati Guerrilla Spam (clicca qui per leggere la nostra intervista); in Veneto Cibo con la sua personale lotta alle scritte d’odio (clicca qui per leggere la nostra interista).
O ancora, a Napoli possiamo trovare una piccola installazione che ci ricorda di Gennarino Capuozzo, eroe delle quattro giornate.
A Bologna gli Orticanoodles hanno omaggiato Irma Bandiera, simbolo della Resistenza; a Roma Bifido ha rappresentato la lotta al nazifascismo.
L’arte urbana, in tutta Italia, è attiva in tal senso ed a modo suo, fra poster e grandi facciate, operando dove la politica ed il resto della società finge di non vedere.