Per il secondo anno consecutivo, il Comicon apre ufficialmente le porte alla cultura urbana. Come lo scorso anno, toccherà ad Escape Vision a raccontarla, attraversarla e viverla da vicino. Intervisteremo, infatti, i suoi protagonisti, portando sul palco storie autentiche e accenderemo i riflettori su quelle espressioni senza confini.
Quattro giorni di incontri e contaminazioni: arte, fotografia, musica, iconografia, cultura club, sport e cibo si intrecciano in un programma che è specchio vivo della scena contemporanea.
Giovedì 1
Si parte dalla pista da ballo, o meglio dal dancefloor come spazio di resistenza, con il Prof. Gennaro Ascione, Napoli Segreta e DJ Jesa che ci guidano in un viaggio tra sonorità e politiche urbane nella Napoli postcoloniale. Poi, il mondo del rap si racconta con Nachelo, che dopo l’esperienza in “Nuova Scena” su Netflix. Il pomeriggio si parte dal campo da gioco, dove lo sport incontra l’impresa e la rete sociale con Mosaiko Enterprise, Bey Studio e Napoli Basket. Infine, il racconto si sposta sul calcio femminile con le protagoniste del Napoli Femminile, tra sfide, ambizioni e una nuova narrazione del pallone.
Venerdì 2
É la giornata della visione e dell’immaginario. Si comincia con il basket, ma da una prospettiva tutta nuova: quella della community digitale, con 4Ballers, NBA Talk About e Simone Maiorano che ci mostrano cosa succede quando sport e social network si incontrano. Si continua con l’estetica visiva partenopea contemporanea, tra tradizione grafica e meme culture, grazie a Danilo Pergamo e Grafiche Napoletane. Il pomeriggio è dedicato al suono e all’identità musicale con Dat Boi Dee, Martino, Jannet e Kloud9, protagonisti della scena urban emergente, che riflettono sul ruolo della sperimentazione tra hip-hop, soul e linguaggi ibridi. In chiusura, lo sguardo si sposta sui muri della città con Inward e Trisha Palma: murales, graffiti e arte pubblica diventano strumenti di racconto urbano.
Sabato 3
Tocca alle voci forti e alle narrazioni intime. Nicola Siciliano sarà nell’area urban per raccontare la sua Napoli, quella che ha dentro e che mette nei suoi testi, tra vita di quartiere e suoni ruvidi. Subito dopo, è il fotografo Giuseppe Di Vaio a guidarci per le strade con il suo sguardo lucido e sensibile: immagini che parlano di cambiamento e identità. Nel pomeriggio tocca a Samurai Jay ripercorrere il proprio percorso artistico, tra Mugnano, collaborazioni eccellenti e nuove sonorità, come nel suo ultimo EP “Respira”. A chiudere, un talk che unisce parole, comicità e riflessione: Ghemon, Davide DDL e Vincenzo Comunale esplorano il potere della voce come forma d’arte e strumento di lettura sociale.
Domenica 4
L’ultimo giorno si apre con il profumo dei panini e delle storie: Egidio Puok e Alessio Malinconico ci accompagnano in un viaggio tra gusto e narrazione urbana, dove il cibo diventa identità. Poi spazio alla musica, con due incontri che riuniscono alcune delle voci più forti della nuova scena urban napoletana: Voga, Cecchy e Plug prima, Vale Lambo, Lele Blade e Frezza poi, raccontano una città che suona sempre più in avanti. A seguire, HellHeaven e Indimen affrontano l’evoluzione del clubbing napoletano e delle serate che hanno ridisegnato il divertimento notturno. Si chiude con l’arte del tatuaggio: Fabio Gargiulo Tattoo Lab porta sul palco l’inchiostro come segno di identità, memoria e appartenenza.

